La terapia di coppia
L’IMPORTANZA DELLA FAMIGLIA DI ORIGINE
La relazione di coppia è un incontro tra differenze e un incastro di storie relazionali.
Quando parlo di coppia non parlo solo di due individui, ma la coppia è composta da tre parti, due individui e una relazione: io, tu, noi.
Le coppie, infatti, sviluppano dei contratti espliciti e impliciti, degli stili di comunicazione, dei modelli per affrontare o evitare il conflitto. Di solito la relazione è l’esperienza più immediata perché più facilmente osservabile. Ma non dobbiamo dimenticare che ogni partner ha una sua storia unica e radicata nella propria famiglia di origine. Queste esperienze passate e presenti influenzano il rapporto a due. In molti casi la coppia ricrea dei problemi irrisolti con i propri genitori o in relazioni precedenti usando i partner o i figli come sostituti.
Nel momento in cui due persone si incontrano e, scegliendosi, danno vita a una relazione di coppia non hanno certo idea di quanti e quali passaggi mettono in movimento, indipendentemente dal fatto che tale scelta possa successivamente dare vita a una convivenza, a un matrimonio o semplicemente a una relazione duratura. Dal momento dell’incontro in poi potremmo dire che la coppia dà vita a un processo che sarà caratterizzato da diverse tappe: il fidanzamento, il matrimonio, la nascita del primo figlio, l’uscita dei figli da casa, ecc… Durante questi passaggi d’importanti cambiamenti fisiologici possono insorgere delle difficoltà al punto di portare la coppia a chiedere un aiuto.
Durante le sedute prendo in considerazione i meccanismi che hanno reso il rapporto sempre più limitante nella creatività individuale per restituire alla coppia quella competenza e dominio della propria vita. Di particolare importanza è la possibilità di trovare nuove e funzionali modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali rimanendo nel rispetto di ciascuno e ritrovare così una soluzione al conflitto. Il rapporto di coppia può essere definito come un sistema complesso di relazioni che si intersecano su diversi piani e che coinvolgono numerose sfere della vita dell’individuo. La vita di coppia viene influenzata dalle relazioni con la famiglia d’origine, dal tipo di professione, dagli accordi economici più o meno espliciti, dalle amicizie, dall’eventuale presenza di figli o ex mogli/mariti e da molti altri fattori.
Fare terapia di coppia non vuol dire cercare un modo per fare stare assieme le persone che richiedono d’intraprendere un percorso terapeutico, ma cercare di capire se c’è ancora uno spazio in cui interagire, in cui trovare una comunicazione e inserire possibili riflessioni. Durante le sedute cerco di far comprendere alla coppia cosa sia accaduto e quali cambiamenti sono responsabili di un eventuale allontanamento del nostro partner. E’ attraverso la possibilità di comunicare il disagio che si pongono le premesse per accogliere nuove riflessioni che escono dai binari della recriminazione verso l’altro, al fine di favorire la crescita personale e relazionale.
Spesso accade che le coppie mi chiedono aiuto, il problema quasi sempre riportato è un sentimento di tradimento da parte del proprio compagno/a in quanto notano dei cambiamenti nella relazione di coppia; trascuratezza, disinnamoramento, il non sentirsi capiti. Se partiamo dal presupposto che nel processo di coppia vi sono in atto diversi cambiamenti che intervengono; non solo i cambiamenti al quale il singolo individuo è soggetto nell’arco del tempo ma anche dei cambiamenti che dipendono dalla relazione dell’altro (partner o soggetti con il quale l’individuo si trova a interagire), bisogna quindi prendere in considerazione che i momenti critici che un individuo si trova ad attraversare nel corso della vita sono presenti a prescindere dall’età dal momento storico, ecc… I cambiamenti non devono essere quindi connotati negativamente, in quanto ciò che per un individuo rappresenta una risorsa per un altro può rappresentare un disagio ciò che andrebbe considerato quindi non è il cambiamento in sé ma la modalità con la quale l’individuo interagisce al cambiamento stesso.
La psicoterapia sistemico relazionale si rivolge al paziente non come individuo isolato, ma come membro di un complesso sistema di relazioni. La famiglia di origine come determinante nella costruzione dell’identità personale e come risorsa per affrontare i problemi relazionali attuali, siano essi quelli di coppia, quelli tra genitori e figli, o quelli tra fratelli. Tutto ciò che è osservabile nel qui e ora: i comportamenti, le relazioni, la comunicazione verbale e non verbale sono manifestazioni e allo stesso tempo, il terreno su cui intervenire al fine di produrre il cambiamento terapeutico. L’obiettivo principale è quello di modificare le modalità di relazione disfunzionali all’interno della famiglia. Il fine della terapia è quello di trovare modalità relazionali diverse con i sistemi di appartenenza e fornire una chiave di lettura più completa. Il lavoro psicoterapeutico non è, dunque, prettamente rivolto al trattamento del sintomo presentato, ma alle situazioni relazionali che lo hanno generato. È aperta a famiglie, coppie e singoli individui.